Nonostante hai sentito dire che la SEO è morta, il servizio posizionamento sui motori di ricerca (leggi di più) è diventato sempre più richiesto dalle aziende e professionisti.
Ma qual è il vero motivo?
Posizionare il proprio sito web ed ottenere visibilità su Google (ma anche altri motori di ricerca) rispetto ad una parola chiave di tipo transazionale è fondamentale per riuscire a monetizzare.
Ad esempio un sito e-commerce che tratta articoli per donna e neonati, posizionato con la chiave transazionale ‘calze autoreggenti’, riuscirà ad ottenere un’ottima visibilità a patto che il sito sia valido e l’e-commerce funzionale, un buon guadagno.
Fattori SEO
Quel giorno che Google ha dichiarato che il Content is King, nello stesso momento, Google ha ufficializzato ulteriori fattori SEO On-Page e fattori SEO Off-Page. Perché ti dico questo? Prova ad immaginare uno scenario dove tutti tutti i blog di ricette hanno pubblicato la ricetta per la pasta al pomodoro. Tutti avranno creato una ricetta pressocché unica e perfetta in tutti gli aspetti: testo curato nei minimi dettagli, foto di ogni step di preparazione e via dicendo. Starai pensando: Bene, la mia ricetta rientra nel “Content is King“. Ma in realtà non è l’unico fattore di posizionamento SEO.
SEO Audit
Scopri quali errori SEO hanno un impatto negativo sul tuo sito o sull'URL di una pagina

SEO On-Page
Quando Google ha ufficializzato il Content is King si riferiva anche ai dati strutturati (markup schema). Come fa d’altronde a capire che 200 g di pomodoro è un ingrediente della ricetta? Tramite i dati struttuati schema.org relativi alla ricetta (qui maggiori dettagli), possiamo comunicare a Google che quella porzione di testo sta specificando un ingrediente presente nella ricetta. Il modo per farlo è implementare dati strutturati per ricetta. Ecco questo rientra nella SEO On-Page.
Markup Schema.org
Verifica dati strutturati del tuo sito web

SEO Off-Page
Uno dei tre fattori di posizionamento SEO per Google è il link. Tramite le citazioni e menzioni di altri siti web, Google percepisce che il tuo sito è autorevole e affidabile. Se prima ti ho detto che Content is King, mentivo. Senza una strategia di link building è inutile che continui a perdere 8 ore per scrivere un nuovo contenuto di valore. Ti verrà automatico pensare: più link da altri siti ottengo e più ho possibilità di scalare la SERP di Google. Sbagliato. Se scegli di farti linkare da un sito web con metriche negative (magari sito SPAM), puoi finire nella black list di Google.
Parole Chiave
Negli anni si sono generate discussioni sui forum relative alle parole chiave. Dopo l’avvento di Google Penguin, algoritmo di Google rilasciato per individuare siti web che abusavano delle keywords nei contenuti, gli utenti e webmaster hanno iniziato a studiare nuove strategie per “manipolare” i risultati di ricerca. Se fino a prima bastava aggiungere parole in grassetto (e ripeterle più volte), oggi con la semantica ad esempio, possiamo posizionare un contenuto senza dover evidenziare le parole chiave in grassetto.
Analizzare una Keyword
Per creare contenuti di valore evitando di applicare la strategia di keyword stuffing (leggi di più), è indispensabile analizzare una parola chiave per creare il nostro elenco di parole chiave correlate alla nostra.
SEOZoom, software di analisi SEO, ci consente di:
- Ricercare keyword con intento di ricerca simile
- Scoprire gli interessi degli utenti su argomenti specifici
Ubersuggest, software homemade di Neil Patel (Consulente SEO), è utile per:
- Avere una panoramica sulla keyword
- Scoprire idee di keyword e di contenuti
Analisi Keyword
Scopri il volume di ricerca delle keyword.

Contenuti di valore
Come ti ho già parlato nel paragrafo della SEO On-Page, creare contenuti di valore non è l’unica cosa che conta per Google. Tuttavia è la base per instaurare un buon rapporto con il primo motore di ricerca utilizzato al mondo.
Se stai muovendo i primi passi con la SEO ed il posizionamento Google per il tuo sito web, forse in questo paragrafo puoi veramente capire come iniziare al meglio.
- Pensa ad un argomento pertinente al tuo settore (magari un problema comune che hanno i tuoi clienti)
- Vai su https://answerthepublic.com/ e cerca la parola chiave principale
- Scarica il CSV contente tutti i dati mostrati dal software
- Vai su Ubersuggest e fai la stessa cosa di AnswerThePublic
- Vai su Google Trends e verifica i trend di ricerca
- Vai su SEOZoom (oppure SEMrush) e cerca parole chiave correlate
Link e collegamenti
I collegamenti, sia interni che esterni, sono l’elemento principale per indicare a Google l’importanza e l’autorevolezza di una pagina web. Un collegamento o link è indicato quando un testo contiene l’attributo href e specifica l’ancora di testo.
Tale attributo HTML, se cliccato con il mouse oppure con il dito, reindirizza il visitatore verso un nuovo contenuto:
- Può essere un reindirizzamento verso la stessa pagina (di solito i siti web one-page oppure gli indici dei contenuti – detti anche sommari)
- Può essere un reindirizzamento verso altra pagina dello stesso sito web (lo si fa per aumentare la permanenza di navigazione – quindi diminuire la frequenza di rimbalzo)
- Può essere un reindirizzamento verso altro sito web (pratica utilizzata da moltissimi siti web per indicare magari le fonti della notizia)
Link interni
Nel caso dell’internal linking, stiamo parlando di quei siti web che correttamente rispettono le linee guida di Google, includendo in ogni sezione del sito web contenuti correlati all’argomento che si sta leggendo:
- Se mi trovo nella home è giusto linkare la pagina servizi oppure contatti
- Se mi trovo in una categoria è giusto linkare gli articoli pertinenti all’argomento
- Se mi trovi in un post è giusto inserire articoli correlati all’argomento
Link in entrata
Quando parliamo di link in entrata, intendiamo la strategia di link building. Ne ho già parlato nel paragrafo sulla SEO Off-Page.
Analisi Backlink
Verifica tutti i backlink del tuo sito web.

Link in uscita
La sparo grossa (anche se credo sia effettivamente cosi): 6 consulenti SEO su 10 consigliano di linkare fonti autorevoli negli articoli che pubblichiamo. La maggior parte di essi consiglia Wikipedia perché questo stesso consiglio è stato ribadito nei forum americani. Nel 2016 già Nel 2016 già Search Engine Journal ne parlava.