L’algoritmo Penguin di Google è stato progettato per individuare e penalizzare siti web che utilizzano pratiche di ottimizzazione dei motori di ricerca ingannevoli o spammy, come il link building di bassa qualità o il cloaking. Queste pratiche possono essere utilizzate per cercare di ingannare i motori di ricerca e aumentare artificialmente il posizionamento di un sito web nei risultati di ricerca.
Quando viene attivato l’algoritmo Penguin, i siti web che utilizzano queste pratiche possono vedere un declino delle loro posizioni nei risultati di ricerca o addirittura essere rimossi completamente dall’indice di Google. L’obiettivo di Penguin è quello di fornire risultati di ricerca più accurati e rilevanti agli utenti di Google, garantendo che i siti web che utilizzano pratiche ingannevoli non ottengano un vantaggio ingiusto nei risultati di ricerca.
Penguin è stato lanciato per la prima volta nel 2012 e, da allora, è stato aggiornato e rilasciato diverse volte. A partire da ottobre 2016, l’algoritmo Penguin è stato integrato nell’algoritmo di ranking di Google e viene aggiornato in tempo reale, il che significa che le penalizzazioni possono essere applicate o rimosse in qualsiasi momento. Tuttavia, l’algoritmo Penguin può anche essere rilasciato come un aggiornamento di grandi dimensioni, che può avere un impatto significativo sui risultati di ricerca.